Il comparto delle assicurazioni sulla vita, sulla casa e sulla famiglia in Italia, rispetto al resto dell’Europa, stenta a decollare. Secondo dati Ania 2020, infatti, il rapporto tra premi vita e PIL è stato del 5,9% nel 2019, un valore basso seppur in leggero rialzo rispetto all’anno precedente.
Poco convinti e un po’ fatalisti, gli italiani continuano a mostrarsi scettici circa la possibilità di stipulare un’assicurazione che li protegga da malattie, incidenti domestici o controversie esterne e che protegga la propria abitazione da eventi avversi per specie e natura.
Cosa è cambiato dall’inizio della pandemia da Covid-19
Da quando la pandemia da Covid-19 è iniziata, la situazione non è cambiata molto, dimostrando che la poca fiducia che l’Italia ha nelle assicurazioni è un problema legato in buona parte ad un retaggio culturale.
La sottoscrizione di polizze sulla vita non ha subito rialzi importanti nel 2020: nel primo trimestre dell’anno passato, infatti, il saldo tra le entrate e le uscite nel comparto in Italia è stato il più basso mai registrato da sei anni a questa parte, un calo dell’11,3% rispetto al 2019.
In realtà, le polizze assicurative, siano esse sui viaggi, sulla salute, sulla famiglia o sulla vita, possono avere un legame molto forte con il momento storico che stiamo vivendo e sono in grado di garantire una tutela importante anche e soprattutto in un’epoca così controversa, determinata da uno stretto rapporto causa-effetto dal punto di vista della salute pubblica e degli spostamenti.
Pensiamo ad esempio alle polizze malattia: tutte garantiscono, tra le altre situazioni, anche una tutela in caso di ricovero per qualsiasi motivo, compreso il contagio.
Assicurazioni specifiche per l’epidemia da Covid-19: il punto della situazione
Alcune polizze malattia sono state integrate con nuove coperture, specifiche per l’emergenza Covid-19. Laddove invece i contratti assicurativi non sono stati integrati con misure ad hoc per il rischio pandemia/epidemia è evidente che questa casistica è già coperta all’interno dell’assicurazione stessa.
Sempre a titolo esemplificativo: la copertura in caso di malattia non esclude di per se il rischio epidemico ma anzi, qualora il servizio sanitario nazionale andasse in sofferenza, chi è assicurato può beneficiare del servizio privato anche per sottoporsi ad accertamenti sanitari che escludano la presenza di patologie connesse al virus.
Scegliere di assicurarsi durante l’emergenza sanitaria
Oggi è importante più che mai informarsi: porre le giuste domande ad un consulente preparato e competente è garanzia di accesso a tutta una serie di informazioni specifiche e basilari per poter fare una scelta oculata e razionale.
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