Le carte di pagamento che utilizziamo oggi sono il risultato del progresso e dell’innovazione che il tempo e l’esperienza accumulata nel settore bancario e finanziario hanno portato con loro.
Raccontiamo, in questo approfondimento, la storia dei sistemi di pagamento alternativi al contante che conosciamo, partendo dai loro antenati e per l’evoluzione che li ha fatti diventare parte integrante dei moderni circuiti oggi in uso, con un focus particolare sulla lenta diffusione delle carte di credito in Italia, sempre in leggero ritardo rispetto al resto del mondo.
Scambi mercantili nel XVIII secolo: la nascita dei concetti di “rata”e “titolo di credito”
Prima del XVIII secolo non ci sono particolari informazioni che facciano pensare all’utilizzo di un sistema di pagamento diverso dal contante.
È proprio in questo secolo, infatti, che si comincia a pensare ad un modo alternativo per andare incontro alle necessità di chi, acquistando un prodotto, non può permettersi di pagarlo per intero al momento dell’acquisto.
Nascono così i concetti di “rateizzazione” e “titolo di credito”.
Perché il titolo di credito prenda veramente piede dobbiamo però aspettare i primi anni del XX secolo. All’epoca si trattava di un documento stampato su fogli di carta filigranata che permetteva di poter acquistare beni e servizi in uffici o negozi convenzionati lasciando un acconto in denaro per poi pagare, in un secondo momento, l’importo residuo dovuto.
L’introduzione della prima carta di pagamento fisica
Il progresso non si fa attendere e l’esperienza dei titoli di credito apre la strada alla rivoluzione dei sistemi di pagamento che inizia Oltreoceano quando, nel 1914, in America viene creata e introdotta sul mercato dalla Western Union la prima carta di pagamento metallica, che dava la possibilità ai suoi clienti di effettuare i pagamenti in modo dilazionato.
La storia delle carte di pagamento è contornata da interessanti aneddoti lungo tutto il periodo del dopoguerra.
Sappiamo ad esempio che la prima carta di credito fu immessa sul mercato americano nel 1950 dalla società finanziaria Diners Club e che era accettata in 27 ristoranti di New York per pagare, in un secondo momento, il conto di una cena con una piccola commissione aggiuntiva.
Già negli anni ’50 le figure che ruotano intorno al sistema delle carte di credito sono:
- la l’istituto finanziario che eroga la carta;
- il titolare della carta;
- le attività commerciali che accettano i pagamenti rateizzati attraverso questo nuovo strumento secondo scadenze prefissate.
Sul finire di questa decade le carte di credito vengono perfezionate ulteriormente: sono in plastica ed è prevista l’incisione dei dati del titolare. Nel 1958, poi, la Bank of America lancia sul mercato il primo prototipo di American Express.
La nascita dei circuiti VISA e MasterCard negli anni ’70 del XX secolo
Negli USA, durante gli anni ’70, il mercato delle carte di pagamento, con riferimento particolare alle carte di credito, è florido e diffuso.
Inizia in questo decennio il lungo processo di internazionalizzazione dei circuiti di pagamento con carta di credito che proseguirà ininterrotto per uscire fuori dai confini americani e arrivare dritto in Europa, contaminando la cultura e le abitudini del Vecchio Continente.
Vengono creati il circuito VISA dalle ceneri di BankAmericard e il circuito MasterCard dalle ceneri del circuito MasterCharge, entrambi made in USA.
Verso la fine del decennio tutte le carte di credito vengono munite di banda magnetica, caratteristica questa che consente un incremento delle transazioni grazie alla facilità delle operazioni di riconoscimento delle carte da parte delle aziende commerciali.
Il mercato delle carte di credito in Italia: braccio di ferro tra innovazione e retaggio culturale
In Italia il mercato delle carte di credito ha seguito una crescita più lenta rispetto ad altre parti del mondo a causa di una radicata ostilità che nasce da un retaggio culturale tipico del nostro Paese.
In Italia, infatti, si è da sempre portati a pensare che i pagamenti effettuati con carta (di qualsiasi tipologia essa sia) siano meno sicuri rispetto ai tradizionali metodi, quali contanti e assegno. Per questo motivo, quando le carte di credito di origine americana entrano nel mercato italiano, vengono utilizzate solo ed esclusivamente da persone appartenenti ad alti ranghi sociali o da cittadini stranieri residenti in Italia.
Verso il finire degli anni ’80 e durante tutti gli anni ’90 la situazione comincia a migliorare, complice la nascita di Servizi Interbancari (SI) che dà un’accelerata al mercato delle carte di credito anche in Italia.
Quando Servizi Interbancari diventa CartaSI S.P.A. a questo ente aderiscono numerose banche nostrane e il sistema dei pagamenti attraverso carta di credito comincia a diffondersi anche all’interno del ceto medio diventando uno dei più apprezzati e utilizzati.