Educazione finanziaria: i giovani italiani sotto la media OCSE

Educazione finanziaria: i giovani italiani sotto la media OCSE, un problema da affrontare

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L’educazione finanziaria diventa un tema sempre più centrale nella società contemporanea, soprattutto per le nuove generazioni. In un mondo in continua evoluzione, in cui le tecnologie finanziarie si diffondono rapidamente e le opportunità di investimento sono sempre più accessibili, è fondamentale che i giovani siano in grado di gestire il proprio denaro in modo consapevole e responsabile.

Purtroppo, l’ultimo report OCSE di Financial Literacy, rilevato nell’indagine comparativa internazionale PISA 2022, evidenzia un quadro preoccupante per l’Italia. I quindicenni italiani si posizionano al di sotto della media degli studenti dei Paesi OCSE in termini di competenze finanziarie, ottenendo un punteggio di 484 contro una media OCSE di 498. Questo dato, seppur in miglioramento rispetto al 2012, sottolinea la necessità di un’azione urgente per colmare il gap con gli altri Paesi e garantire ai giovani italiani le competenze necessarie per affrontare le sfide del futuro.

L’educazione finanziaria è fondamentale per la consapevolezza finanziaria degli adulti di domani. Un giovane che impara a gestire il denaro avrà maggiori probabilità di diventare un adulto responsabile, in grado di prendere decisioni finanziarie consapevoli e di costruirsi un futuro solido.

 

Cosa emerge dall’indagine PISA 2022?

L’indagine PISA 2022 ha analizzato le competenze finanziarie di circa 98.000 studenti quindicenni dei Paesi OCSE, di cui 6200 italiani che studiano in 343 scuole differenti di tutta Italia. I dati raccolti evidenziano alcuni aspetti cruciali:

  • Miglioramento rispetto al passato, ma non basta: Il punteggio italiano è in crescita rispetto a dieci anni fa, ma rimane comunque sotto la media OCSE. Questo significa che, nonostante i progressi, l’Italia non riesce ancora a garantire ai propri giovani un’educazione finanziaria adeguata.
  • Divario Nord-Sud: Le differenze tra Nord e Sud sono evidenti, con punteggi significativamente più alti nel Nord-Est e nel Nord-Ovest. Questo gap è un problema serio che richiede un intervento mirato per garantire un’educazione finanziaria equa a tutti i giovani italiani.
  • Differenze di genere: I ragazzi superano le ragazze in financial literacy di ben 20 punti, un dato preoccupante che evidenzia la necessità di promuovere l’educazione finanziaria in modo inclusivo, superando gli stereotipi di genere e promuovendo in modo concreto l’emancipazione finanziaria.
  • Ruolo della scuola: L’indagine evidenzia come a scuola il tema dell’educazione finanziaria non venga affrontato a sufficienza, con gli studenti che dichiarano di aver sentito parlare, o di aver imparato, qualcosa riguardo a meno della metà dei termini comuni sull’educazione finanziaria.
  • Influenza dei coetanei: Il report rivela che i giovani italiani sono fortemente influenzati dai coetanei nelle loro decisioni di spesa, con il 61% degli studenti che dichiara di aver comprato qualcosa perché lo avevano gli amici. Questo dato sottolinea l’importanza di educare i giovani ad un consumo consapevole e responsabile.

 

Cosa fare per migliorare l’educazione finanziaria dei giovani italiani?

Per colmare il gap con gli altri Paesi e garantire ai giovani italiani le competenze necessarie per affrontare le sfide del futuro, è necessario un intervento a 360° che coinvolga:

  • Scuola: Inserire l’educazione finanziaria nei programmi scolastici in modo strutturato e sistematico, con un approccio pratico e coinvolgente che permetta ai giovani di applicare le conoscenze acquisite a situazioni reali.
  • Famiglia: Promuovere un dialogo aperto e costruttivo tra genitori e figli sul tema del denaro, insegnando ai giovani i principi di base della gestione finanziaria e incoraggiandoli a mettere in pratica le loro conoscenze.
  • Istituzioni: Sviluppare campagne di sensibilizzazione e di informazione per promuovere l’educazione finanziaria tra i giovani, coinvolgendo le associazioni di categoria, le organizzazioni non profit e i media.
  • Imprese: Offrire ai giovani opportunità di apprendimento e di formazione in ambito finanziario, attraverso stage, tirocini e programmi di mentorship.

La consapevolezza finanziaria è un diritto di tutti. Un’educazione finanziaria adeguata è la chiave per costruire un futuro solido e consapevole. Una volta raggiunta la maggiore età, un giovane potrà amministrare liberamente il suo conto corrente personale, o un conto cointestato, ma per farlo nel migliore dei modi è importante che sia educato sin dall’infanzia alla gestione del denaro. Insegnare ai giovani a risparmiare, a investire, a gestire i propri debiti e a proteggersi dai rischi finanziari è un investimento per il loro futuro e per la società nel suo complesso.

È necessario un impegno concreto da parte di tutti gli attori coinvolti per garantire ai giovani italiani le competenze necessarie per affrontare le sfide del mondo finanziario e per diventare cittadini responsabili e consapevoli.

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