Cambiare conto corrente è la decisione da prendere nel momento in cui ci si rende conto che le condizioni contrattuali non rispecchiano più i propri interessi e le proprie necessità.
Il cambio di rotta è, il più delle volte, accompagnato implicitamente dal cambio dell’istituto di credito che eroga il servizio sebbene questo aspetto non sia un concetto universalmente valido.
Vediamo di seguito le ragioni più frequenti per cambiare conto corrente e approfondiamo l’eventuale presenza di costi da sostenere per farlo.
I motivi per cambiare conto corrente: canone mensile troppo elevato
Uno dei motivi più frequenti per cui si decide di cambiare conto corrente è legato alle spese del conto.
Spesso infatti, a fine anno, si fa un bilancio dei costi sostenuti nei mesi precedenti e se ci si accorge che i costi di gestione del conto corrente pesano sul bilancio familiare si può decidere di chiedere altri preventivi e di metterli a confronto.
L’obiettivo è di optare per un prodotto che sia maggiormente in linea con le proprie aspettative.
Cambiare conto corrente perché insoddisfatti dei servizi ad esso associati
Tuttavia, molte persone nel corso degli anni decidono di cambiare conto corrente anche a causa di lacune nei servizi ad esso legati.
Può succedere, infatti, che la banca cui ci si affida non rinnovi in termini di servizi la propria offerta per i sottoscrittori del conto corrente e di conseguenza che i servizi extra legati alla gestione del conto non siano più in linea con le aspettative del cliente.
Fare una lista di ciò che si ritiene non funzioni del proprio conto corrente è sicuramente il modo migliore per capire cosa ci si aspetta e, di conseguenza, per vagliare soluzioni specifiche. Non tutti i conti correnti sono uguali. Le variazioni tra un conto e l’altro possono riguardare:
- il numero medio di operazioni annue che è possibile effettuare;
- la presenza o meno di un servizio di Internet banking che permetta al sottoscrittore del conto di svolgere determinate azioni da remoto;
- i costi, sia fissi che variabili.
I costi da sostenere per cambiare conto corrente
Il passaggio da un conto corrente a un altro non comporta spese. Questa operazione, che prende il nome di portabilità, non ha infatti alcun costo sia che si tratti della medesima banca sia che si scelga di aprire un conto con un istituto di credito differente.
Tuttavia è importante sottolineare che in fase di chiusura del conto corrente l’intestatario dello stesso può trovarsi nella condizione di dover sostenere dei costi, rientranti nella voce “spese di estinzione”. Queste spese amministrative devono essere sostenute dalla banca per chiudere il rapporto contrattuale con l’intestatario del conto.
Se sei intenzionato a cambiare conto corrente, scopri il nuovo Contro Corrente di IBL Banca, un prodotto innovativo e versatile, adatto a soddisfare diversi tipi di esigenze.
Contattaci per una consulenza personalizzata.