È uno degli aspetti più importanti da decidere quando si sta pensando di richiedere un prestito: meglio a tasso fisso o a tasso variabile? Le due tipologie di rateizzazione sono molto diverse tra loro e, a seconda delle circostanze, una può essere maggiormente consigliata rispetto all’altra.
Differenze
Nel caso del prestito a tasso fisso, in pratica, il tasso di interesse (e quindi, semplificando, la rata mensile) resta fisso per tutta la durata del prestito. Il tasso di interesse viene calcolato in base al valore del parametro Eurirs (10, 15, 20, 25, 30 anni) arrotondato al centesimo e maggiorato di una percentuale fissa (spread).
Invece, nel prestito a tasso variabile, il valore del tasso di interesse viene aggiornato di mese in mese. Quindi, a seconda dell’andamento dei tassi di mercato, la rata può aumentare o diminuire. Il tasso variabile viene calcolato sul valore del parametro Euribor 3 Mesi/365 arrotondato al centesimo e maggiorato di una percentuale fissa (spread).
Consigli
In linea di massima, si può dire che:
- Il tasso fisso è sicuramente conveniente per prestiti di lunga durata. In questo modo, infatti, si potrà pianificare la rata mensile in maniera certa per tutta la durata del prestito.
- Il tasso variabile, invece, è preferibile in caso di prestiti non di lunga durata: a fronte di un rischio ponderato (e che può essere valutato insieme a un consulente dell’istituto di credito), è possibile riuscire a ottenere dei tassi di interesse particolarmente vantaggiosi.
Quale prestito scegliere
Quale scegliere tra prestito a tasso fisso o a tasso variabile? È possibile contattare il numero verde di IBL Banca 800.919090, chiedere informazioni e fissare un appuntamento in filiale.