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Il mondo del lavoro sta vivendo una trasformazione profonda. Contratti stabili e carriere lineari, un tempo la norma, oggi stanno lasciando spazio a percorsi professionali più dinamici e frammentati. Freelance, collaboratori a progetto, lavoratori temporanei e professionisti della “gig economy” – ovvero coloro che operano attraverso piattaforme digitali con incarichi brevi e saltuari – sono ormai una parte significativa del mercato del lavoro contemporaneo. Tuttavia, questa flessibilità offre autonomia e varietà, ma al tempo stesso solleva un interrogativo cruciale: come garantire una pensione adeguata a chi non ha una carriera continuativa o contributi costanti?
In questo scenario, le pensioni flessibili e gli strumenti di previdenza integrativa si impongono come soluzioni fondamentali per costruire una sicurezza economica personalizzata, in grado di adattarsi ai nuovi stili di vita e di lavoro.
La sfida della discontinuità lavorativa
Le carriere discontinue rappresentano una realtà sempre più diffusa, soprattutto tra le nuove generazioni. Secondo Istat e Censis, oltre un terzo dei giovani italiani lavora oggi con forme contrattuali non stabili — tra tempo determinato, collaborazioni e attività autonome — a conferma di una crescente discontinuità nelle carriere professionali (fonte: Censis, “57° Rapporto sulla situazione sociale del Paese”, 2023). Questa frammentazione si traduce in contributi previdenziali irregolari, che nel tempo possono ridurre l’importo della pensione pubblica.
Il sistema previdenziale tradizionale, basato sul principio di continuità contributiva, rischia quindi di essere poco efficace per chi non ha una carriera stabile. La pensione obbligatoria (INPS) rimane un pilastro fondamentale, ma da sola potrebbe non essere sufficiente a garantire un tenore di vita adeguato dopo l’uscita dal mondo del lavoro.
Per questo motivo, è sempre più importante integrare la pensione pubblica con forme di previdenza complementare, costruite su misura in base alle proprie esigenze e alla propria capacità di risparmio.
Fondi pensione: una risposta moderna e personalizzata
Tra gli strumenti più efficaci per affrontare la discontinuità contributiva ci sono i fondi pensione, che consentono di accumulare nel tempo un capitale destinato a integrare la pensione pubblica. Ma come funzionano i fondi pensione?
In pratica, si tratta di piani di investimento a lungo termine: il lavoratore versa periodicamente una somma di denaro (anche piccola e variabile nel tempo), che viene gestita da professionisti con l’obiettivo di farla crescere nel tempo. Alla fine della carriera, il capitale accumulato può essere convertito in una rendita mensile o riscattato, in parte o interamente, come somma unica.
Uno dei vantaggi più rilevanti dei fondi pensione è la flessibilità dei versamenti. A differenza dei contributi previdenziali obbligatori, i fondi permettono di sospendere o modificare gli importi in base alle proprie disponibilità economiche, senza penalizzazioni. Questo aspetto li rende particolarmente adatti a chi lavora in modo discontinuo o ha redditi variabili, come nel caso dei freelance o dei lavoratori della gig economy.
Inoltre, i fondi pensione offrono benefici fiscali significativi: i contributi versati sono deducibili dal reddito fino a un limite annuo stabilito dalla legge, consentendo così di ridurre l’imposta da pagare. Anche la tassazione sui rendimenti è più favorevole rispetto a quella applicata ad altri tipi di investimento.
Piani Individuali Pensionistici (PIP): la previdenza su misura
Accanto ai fondi pensione collettivi (spesso legati a contratti di categoria o datoriali), esistono i Piani Individuali Pensionistici (PIP), una forma di previdenza complementare individuale che consente di costruire la propria pensione integrativa in modo completamente personalizzato.
Chi sceglie un PIP può decidere liberamente:
- quanto versare e con quale frequenza;
- il livello di rischio dell’investimento (ad esempio tra fondi garantiti, bilanciati o dinamici);
- le modalità di riscatto o di conversione in rendita.
La grande forza dei PIP è la libertà di gestione: anche chi non ha un datore di lavoro o un reddito fisso può contribuire quando e quanto desidera, adattando i versamenti alla propria situazione finanziaria del momento.
Inoltre, i PIP sono portabili: se si cambia lavoro o settore, non si perde nulla di quanto accumulato. Tutti i contributi versati rimangono di proprietà del sottoscrittore e continuano a maturare rendimenti nel tempo.
Previdenza complementare per i lavoratori “gig”: un investimento nel futuro
Nel mondo del lavoro “on demand”, dove le entrate possono variare di mese in mese, è facile rimandare la pianificazione previdenziale. Tuttavia, anche piccoli versamenti regolari in un fondo pensione o in un PIP possono fare una grande differenza nel lungo periodo.
Un aspetto spesso sottovalutato è che prima si inizia a versare, maggiore sarà il capitale accumulato grazie all’effetto dell’interesse composto. Questo principio è fondamentale per chi lavora in modo autonomo o discontinuo: anche se i versamenti iniziali sono modesti, il tempo gioca a favore dell’investitore.
Le nuove generazioni di lavoratori possono così costruire una pensione flessibile, modellata sulle proprie esigenze, capace di garantire stabilità economica e serenità anche in assenza di una carriera tradizionale.
L’approccio di IBL Banca: pianificare con serenità
Per orientarsi tra le diverse opzioni previdenziali e scegliere quella più adatta, è importante affidarsi a un istituto che offra competenza, chiarezza e soluzioni su misura. I Fondi Pensione e i Piani Individuali Pensionistici (PIP)[1] di IBL Banca rappresentano una risposta concreta per chi desidera costruire il proprio futuro previdenziale in modo consapevole e flessibile.
IBL Banca propone soluzioni pensate per ogni tipo di lavoratore, con la possibilità di:
- pianificare la pensione integrativa in base alle proprie disponibilità e obiettivi;
- scegliere tra diverse linee di investimento, calibrate sul profilo di rischio;
- contare su un servizio di consulenza specializzata che accompagna il cliente in ogni fase del percorso.
L’obiettivo è semplice ma fondamentale: garantire serenità economica nel lungo periodo, anche a chi ha una carriera non convenzionale.
Un nuovo modo di pensare alla pensione
Le pensioni flessibili non rappresentano soltanto un’evoluzione del sistema previdenziale, ma un vero e proprio cambio di mentalità. In un mondo del lavoro sempre più frammentato, è necessario abbandonare l’idea che la sicurezza economica dipenda unicamente dal datore di lavoro o dallo Stato.
Costruire una pensione integrativa significa assumere un ruolo attivo nel proprio futuro, scegliendo strumenti come fondi pensione e PIP per mettere a frutto anche piccole somme, in modo costante e intelligente.
IBL Banca offre un modello previdenziale moderno e su misura, pensato per le carriere del presente e del futuro. Con i Fondi Pensione e i Piani Individuali Pensionistici (PIP) di IBL Banca, pianificare il domani non è più un privilegio per pochi, ma una possibilità concreta per chiunque voglia affrontare la pensione con fiducia e tranquillità.
Per maggiori informazioni contattaci subito e inizia oggi stesso a costruire la tua sicurezza previdenziale.
[1] Messaggio pubblicitario con finalità promozionale. Set informativi disponibili presso tutte le filiali IBL Banca, su iblbanca.it e sul sito internet della relativa compagnia.
