La surroga, anche definita portabilità del prestito, è una procedura introdotta dall’art. 1202 del codice civile (e successivamente modificata dalla c.d. Legge Bersani) che permette il trasferimento, a costo zero, del proprio prestito da una banca a un’altra. Scopriamo in questo post come funziona il prestito surroga.
In cosa consiste il prestito surroga
La surrogazione non contempla costi aggiuntivi. Questa operazione consente di sostituire il prestito in corso con un nuovo prestito, magari a condizioni più vantaggiose.
Se si desiderano condizioni di credito più convenienti ecco che il prestito surroga si presenta come la soluzione ideale.
Cos’è la surroga del prestito, dunque? Il prestito surroga è il trasferimento del prestito ipotecario dalla banca dove lo si è sottoscritto inizialmente ad un altro istituto. Attraverso il nuovo contratto viene trasferita l’iscrizione ipotecaria, attivata sull’immobile acquistato, dalla banca originaria al nuovo istituto a cui si è rivolto il cliente per la “surrogazione”.
La surrogazione prestito per volontà del debitore, inoltre, non compromette eventuali benefici fiscali goduti con il primo contratto. Le condizioni che lo rendono possibile
La surrogazione del prestito è regolata da specifici requisiti e condizioni, previsti dall’ articolo 1202 del Codice Civile e dal decreto legge n. 7/2007 (convertito con modificazioni dalla Legge 40 del 2007):
- Il prestito surroga e la quietanza di pagamento del debito residuo derivante dal prestito surrogato devono risultare da un atto che riporti data certa;
 - Il contratto di prestito deve riportare esattamente la specifica destinazione della somma prestata
 - La quietanza di pagamento deve menzionare la dichiarazione del debitore circa la provenienza della somma impiegata nel pagamento;
 - La surrogazione può essere effettuata non solo per il prestito ma anche nei casi di apertura di credito oppure altri contratti di finanziamento;
 - Si ritiene nulla ogni pattuizione, anche successiva alla stipula del contratto, che impedisce o rende oneroso per il cliente (debitore) l’ esercizio della facoltà di surrogazione.
 
Surroga prestito: come funziona
Coloro che decidono di usufruire del prestito surroga devono necessariamente recarsi in filiale e fare richiesta scritta, presentando in genere la seguente documentazione:
- Copia autentica dell’atto del vecchio prestito;
 - Copia della nota di iscrizione ipoteca;
 - Conteggio relativo all’ammontare del debito residuo calcolato al giorno effettivo in cui avviene la surroga del prestito;
 - Fotocopia documento di identità e codice fiscale degli intestatari del prestito (e dei garanti);
 - Documentazione catastale, visure e planimetrie.
 
Svolte le procedure burocratiche, sarà la banca che prende in carico il prestito a comunicare la volontà del cliente di effettuare la portabilità del prestito. A questo punto, l’importo residuo del vecchio prestito costituirà il capitale rispetto al quale viene determinato, sulla base del tasso e della durata del nuovo prestito, l’ammontare delle rate che il cliente pagherà lungo il piano di rimborso.
L’istituito di credito precedente non può opporsi alla surroga.
Parlando dei tempi di surroga del prestito, la surrogazione deve perfezionarsi entro 30 giorni lavorativi dalla data in cui il cliente ne ha fatto richiesta; nel caso in cui la surrogazione non si perfezioni entro tale termine, per cause dovute al finanziatore originario, quest’ultimo è comunque tenuto a risarcire il cliente in misura pari all’1% del valore del finanziamento per ciascun mese o frazione di mese di ritardo. A conclusione di questo processo, la nuova banca procede con la surroga mediante un rogito notarile a sue spese. In questo modo il trasferimento dell’iscrizione ipotecaria dell’immobile oggetto di prestito, al nuovo beneficiario, potrà dirsi effettivo.
