Quando si valuta l’offerta di un prodotto bancario, c’è da tenere conto di una molteplicità di fattori. I termini con i quali si entra in contatto, spesso per la prima volta, sono altrettanto numerosi e può capitare che non siano tutti immediatamente chiari. Il tasso a regime è uno di questi termini che si può incontrare durante la valutazione di una proposta di mutuo (o altro finanziamento), nella presentazione di un conto corrente o di un conto deposito. Cosa significa “tasso a regime”? Cosa lo differenzia dal “tasso d’ingresso”? Ecco la spiegazione, in parole semplici, di cos’è questo tasso e come si applica.
Definizione di tasso a regime
Con il termine “tasso a regime” si fa riferimento a quel tasso di interessi (attivi o passivi, a seconda del tipo di prodotto) che devono essere corrisposti al termine di un periodo iniziale definito “d’ingresso” o “promozionale”.
A cosa serve
La valutazione del tasso a regime è fondamentale per comprendere il tasso d’interessi effettivo di un conto corrente, di un conto deposito o di un prestito, anche ove ci fossero tassi promozionali (più vantaggiosi) dedicati ai nuovi correntisti o ai nuovi clienti e limitati nel tempo.
Il tasso a regime fornisce uno strumento per una migliore valutazione del prestito o della convenienza di un conto bancario, al di là delle offerte iniziali. Per quanto riguarda i prestiti, ad ogni modo, il metodo più indicato per la valutazione e il confronto del prodotto è la comparazione del TAEG.