Sono anche chiamati tassi antiusura perché rappresentano la soglia al di sopra della quale un prestito comincia a essere considerato usuraio. Vengono aggiornati ogni trimestre Banca d’Italia per conto del Ministero dell’Economia e delle Finanze. E qui di seguito è possibile trovare i TEGM (tassi effettivi globali medi) per il terzo trimestre del 2019: si applicano dal 1° luglio al 30 settembre.
Aperture di credito in conto corrente
- Fino a 5mila euro: 10,68%;
- Oltre 5mila euro: 8,44%.
Scoperti senza affidamento
- Fino a 1.500: 15,28%;
- Oltre 1.500: 15,56%.
Anticipi, sconti commerciali e finanziamenti all’importazione
- Fino a 50mila euro: 7,09%;
- Da 50mila a 200mila euro: 5,07%;
- Oltre 200mila euro: 3,08%.
Factoring
- Fino a 50mila euro: 5,04%;
- Oltre 50mila euro: 2,72%.
Crediti personali
- Intera distribuzione: 9,95%.
Altri finanziamenti
- Intera distribuzione: 8,77%.
Prestiti contro cessione del quinto dello stipendio e della pensione
- Fino a 15mila euro: 11,56%;
- Oltre 15mila: euro: 8,21%.
Leasing autoveicoli e aeronavali
- Fino a 25mila euro: 7,24%;
- Oltre 25mila euro: 6,23%.
Leasing immobiliare
- Tasso fisso: 4,21%;
- Tasso variabile: 3,10%.
Leasing strumentale
- Fino a 25mila euro: 7,85%;
- Oltre 25mila euro: 4,66%.
Credito finalizzato
- Intera distribuzione: 9,24%.
Credito Revolving
- Intera distribuzione: 16,08%.
Finanziamenti con utilizzo di carte di credito
- Intera distribuzione: 11,17%.
Mutui con garanzia ipotecaria
- Tasso fisso: 2,94%;
- Tasso variabile: 2,38%.
Indicati nella stessa tabella che viene allegata al Decreto Ministeriale, i tassi devono essere aumentati di un quarto, cui si aggiunge poi un margine di ulteriori 4 punti percentuali. In base a quanto stabilito dalla legge anti usura 108/1996, la differenza tra il tasso risultante e il tasso medio non può superare gli otto punti percentuali.