Quando si chiede un prestito, gli aspetti da tenere in considerazione sono tanti. Uno dei più importanti è rappresentato dai TEGM, i tassi effettivi globali medi, che vengono aggiornati ogni tre mesi dalla Banca d’Italia per conto del Ministero dell’economia e delle finanze. Sono definiti tassi antiusura perché, al di sopra di tale tasso di interesse, un prestito comincia a considerarsi usuraio.
Di seguito, i TEGM del quarto trimestre 2019.
Aperture di credito in conto corrente
- Fino a 5mila euro: 10,69%;
- Oltre 5mila euro: 8,41%.
Scoperti senza affidamento
- Fino a 1.500: 15,29%;
- Oltre 1.500: 15,52%.
Anticipi, sconti commerciali e finanziamenti all’importazione
- Fino a 50mila euro: 6,88%;
- Da 50mila a 200mila euro: 5,06%;
- Oltre 200mila euro: 3,08%.
Factoring
- Fino a 50mila euro: 5,14%;
- Oltre 50mila euro: 2,66%.
Crediti personali
- Intera distribuzione: 9,98%.
Altri finanziamenti
- Intera distribuzione: 8,61%.
Prestiti contro cessione del quinto dello stipendio e della pensione
- Fino a 15mila euro: 11,36%;
- Oltre 15mila: euro: 8,16%.
Leasing autoveicoli e aeronavali
- Fino a 25mila euro: 6,92%;
- Oltre 25mila euro 6,42%.
Leasing immobiliare
- Tasso fisso: 4,16%;
- Tasso variabile: 3,00%.
Leasing strumentale
- Fino a 25mila euro: 7,54%;
- Oltre 25mila euro: 4,64%.
Credito finalizzato
- Intera distribuzione: 8,97%.
Credito Revolving
- Intera distribuzione: 16,09%.
Finanziamenti con utilizzo di carte di credito
- Intera distribuzione: 11,13%.
Mutui con garanzia ipotecaria
- Tasso fisso: 2,67%;
- Tasso variabile: 2,39%.
Indicati nella stessa tabella che viene allegata al Decreto Ministeriale, i tassi devono essere aumentati di un quarto, cui si aggiunge poi un margine di ulteriori 4 punti percentuali. In base a quanto stabilito dalla legge anti usura 108/1996, la differenza tra il tasso risultante e il tasso medio non può superare gli otto punti percentuali.