Quando si sta pensando di chiedere un prestito, gli aspetti da prendere in considerazione sono sempre tanti. E nei prossimi tre mesi occorre anche valutare i tassi effettivi globali medi (TEGM) relativi al secondo trimestre del 2019.
Cosa sono i TEGM e la loro importanza
I tassi effettivi globali medi sono fissati ogni tre mesi da Banca d’Italia per conto del Ministero dell’Economia e delle Finanze. La Banca d’Italia ha anche il compito di controllare che gli istituti di credito applichino effettivamente tali tassi di interesse.
I TEGM sono anche conosciuti come tassi antiusura: se un prestito presenta un tasso di interesse superiore alla soglia stabilita, allora si considera usuraio.
I TEGM del secondo trimestre 2019: dal 1° aprile al 30 giugno
Aperture di credito in conto corrente
- Fino a 5mila euro: 10,74%;
- Oltre 5mila euro: 8,40%.
Scoperti senza affidamento
- Fino a 1.500: 15, 56%;
- Oltre 1.500: 15,36%.
Anticipi, sconti commerciali e finanziamenti all’importazione
- Fino a 50mila euro: 7,06%;
- Da 50mila a 200mila euro: 5,03%;
- Oltre 200mila euro: 3,10%.
Factoring
- Fino a 50mila euro: 5,01%;
- Oltre 50mila euro: 2,60%.
Crediti personali
- Intera distribuzione: 9,64%.
Altri finanziamenti
- Intera distribuzione: 8,59%.
Prestiti contro cessione del quinto dello stipendio e della pensione
- Fino a 15mila euro: 11,59%;
- Oltre 15mila: euro: 8,24%.
Leasing autoveicoli e aeronavali
- Fino a 25mila euro: 7,41%;
- Oltre 25mila euro: 6,36%.
Leasing immobiliare
- Tasso fisso: 3,96%;
- Tasso variabile: 3,15%.
Leasing strumentale
- Fino a 25mila euro: 8,11%;
- Oltre 25mila euro: 4,63%.
Credito finalizzato
- Intera distribuzione: 9,18%.
- Intera distribuzione: 16,06%.
Finanziamenti con utilizzo di carte di credito
- Intera distribuzione: 12,13%.
Mutui con garanzia ipotecaria
- Tasso fisso: 2,61%;
- Tasso variabile: 2,33%.
Aumenti del tasso soglia
Indicati nella stessa tabella che viene allegata al Decreto Ministeriale, i tassi devono essere aumentati di un quarto, cui si aggiunge poi un margine di ulteriori 4 punti percentuali. In base a quanto stabilito dalla legge anti usura 108/1996, la differenza tra il tasso risultante e il tasso medio non può superare gli otto punti percentuali.